I GIOCHI E GLI ESERCIZI INTELLIGENTI PER IL MINIBASKET A 10-11 ANNI
Non bisogna proporre ai bambini esercizi e giochi da ripetere senza pensarci, dobbiamo creare bambini creativi, fantasiosi, che commettano degli errori, che riflettano su che cosa devono fare, che prendano delle decisioni e che siano intraprendenti.
“I bambini preferiscono essere stimolati piuttosto che istruiti”
Il Minibasket ha bisogno di bambini intelligenti, non di bambini “Joystik” o “Play-station”, o “Robot” che eseguono meccanicamente ciò che propone l’Istruttore.
“Chi sono i bambini di adesso?”
“Che sensazioni vivono?”
“Cosa possiamo fare per loro?”
L’Istruttore
Gli Istruttori devono:
– infondere nei bambini entusiasmo, voglia di giocare e di divertirsi
– coinvolgere i bambini emotivamente
– sfruttare la valenza ludica della palla, che è un attrezzo-giocattolo magico
– mettere i bambini in condizione di prendere delle decisioni, siano esse giuste o sbagliate.
Per fare tutto ciò l’Istruttore Minibasket deve essere creativo, fantasioso, sensibile, paziente, sereno, disponibile, intelligente, con buon senso, innamorato del Minibasket e capace di emozionarsi.
Che cosa è il Minibasket?
Il Minibasket è un gioco, un gioco-sport e non la pallacanestro in miniatura. Purtroppo molti Istruttori pensano che sia il basket dei bambini, lo potrà diventare, ma non è l’obiettivo principale.
Ogni Istruttore ha una propria idea di cosa è il Minibasket, io ho la mia e credo in quello che faccio.
Mostrerò i miei giochi, il mio modo di concepire il Minibasket, che spesso ho messo in discussione, ma sono dell’idea che il minibasket deve essere dei bambini e non dell’Istruttore.
Bisogna partire dal modo di giocare dei bambini e non da ciò che si vuole insegnare.
I bambini sono il riferimento fondamentale per costruire un nuovo Minibasket. Quando i bambini vengono in palestra portano con sé delle grosse attese: vogliono giocare, divertirsi e conoscere nuovi amici.
La lezione di Minibasket è forse l’unico momento della giornata in cui si sentono liberi e deve essere una risposta positiva ai bisogni e alle esigenze dei bambini stessi.
A volte inventiamo esercizi difficili, pensando che possano risolvere i problemi della partita e ci facciano vincere, inventiamo schemi di gioco, ma non risolviamo i problemi dei bambini che vogliono divertirsi e non diventare dei robot.
Io quando ho terminato una lezione di Minibasket mi chiedo subito“I bambini si saranno divertiti, saranno soddisfatti?
Noi dobbiamo insegnare il Minibasket ai bambini, non partendo dalla tecnica cestistica, ma dal loro modo di giocare.
Purtroppo a Minibasket ci sono anche i genitori che si lamentano (mio figlio gioca poco, non vinciamo e quindi sarebbe meglio usare i blocchi contro la difesa a uomo, perché non difendiamo a zona?).
Cosa bisogna proporre?
A quest’età (10-11 anni) bisogna presentare ai bambini giochi semplificati (come base dell’insegnamento) e utilizzare una metodologia d’insegnamento (di tipo misto: parte dal globale, passa per l’analitico per poi ritornare al globale) che parta da un gioco-base (es. 1 c 1, 2 c 2, 3 c 3, 2 c 1, etc.).
Durante l’esecuzione del gioco-base l’Istruttore deve osservare i bambini e rendersi conto di ciò che sono in grado di fare e di ciò che non sono in grado di fare bene. In relazione a ciò che non sanno fare bene, deve lavorare in modo analitico per poi ritornare al gioco-base e verificare che ciò che ha proposto abbia portato a dei miglioramenti nella capacità di gioco.
Non bisogna fissare i ruoli, tutti i bambini devono giocare in tutte le posizioni.
Se vogliamo che i bambini imparino a giocare bene 5 contro 5 e in modo organizzato facciamoli giocare spesso 3 contro 3 e in situazioni di sovrannumero e sottonumero.
Il nostro obiettivo è di trasformare gli schemi motori di base (camminare, correre, saltare, ricevere, etc.) e posturali (flettere, estendere, allontanare, avvicinare, etc.) che sono abilità motorie semplici, in abilità motorie complesse (fondamentali individuali cestistici) educando e sviluppando le capacità motorie individuali (condizionali: forza, resistenza e rapidità; di mobilità articolare: non bisogna proporre lo stretching fino a 12-13 anni, ma si deve lavorare sulla mobilità articolare delle principali articolazioni; coordinative: coordinazione, equilibrio, orientamento spazio-temporale, differenziazione, anticipazione).
La tecnica cestistica non migliora se non si educano e si sviluppano le capacità motorie individuali.
Bisogna far giocare subito i bambini e partire da ciò che sono in grado di fare. Niente schemi di gioco, libertà e non dobbiamo insegnare assolutamente gli scivolamenti difensivi perché il bambino non difende, attacca (attaccare l’attacco).
I bambini in difesa attaccano solo chi è in possesso di palla, gli altri senza palla non contano nulla.
IPOTESI DI LAVORO
(non si deve lavorare a minuti ma per obiettivi!)
Il nostro lavoro è suddiviso in fasi:
– libertà
– riscaldamento
– gioco-base
– osservazione
– lavoro analitico
– ritorno al gioco-base
Riscaldamento
Riscaldamento senza palla
1) Correre liberamente per il campo e saltare le linee del campo (a piedi pari, su di un piede e sull’altro).
2) Correre e al segnale dell’Istruttore corsa laterale a dx e a sx, corsa all’indietro, arresto, cambio di direzione, saltare in alto a braccia alte (e se si incontra un compagno “give me five”).
3) Giocare a prendersi: il cacciatore deve cercare di toccare in 30” i compagni (a tutto campo, a metà campo, in spazi sempre più ristretti).
4) Lavoro propriocettivo sui piedi (tutto parte dai piedi): rimanere in appoggio su di un piede, partire da fermi, fare un salto, girarsi e ritornare nella posizione di partenza, saltelli su di un piede, salire e scendere da uno step, hockey step, etc.).
5) Saltelli con la funicella.
Riscaldamento con palla
1) Correre e palleggiare liberamente per il campo saltando le linee del campo, cambiare di velocità, senso, direzione, etc.
2) Correre liberamente per il campo e al segnale eseguire un esercizio di ball-handling e poi riprendere a correre.
3) “Tutti contro tutti”: palleggiare e cercare di far uscire la palla dal campo agli altri (a tutto campo, a metà campo, in spazi ristretti).
4) “Il cacciatore”: un cacciatore che cerca di toccare gli altri e chi è toccato si siede (gioco a tempo).
5) 1 c 1: cercare di portare via la palla, toccare le ginocchia, toccare la schiena.
6) 1 c 1: con una mano palleggiare e con l’altra tirarsi (vedere chi resiste di più).
7) Idem a 3-4-5.
8) Palleggiare la palla con le mani, al segnale portarla con i piedi, al segnale lanciarla in alto e riprenderla (piedi, mani, lancio, etc.).
9) Palleggiare liberamente per il campo e al segnale arresto in uno o due tempi e giro (utilizzo del piede perno) per vedere dove si trova l’Istruttore.
10) I bambini sono divisi in due gruppi (gruppo A palleggia in una metà campo “rossa” e il gruppo B nell’altra “blu”). Al segnale cambiare posto.
11) Palleggiare 2 palloni contemporaneamente.
12) A coppie: A comanda e B imita (l’ombra).
13) Il gelataio: utilizzare i coni.
14) Slalom tra i coni o i cerchi sparsi per il campo.
15) A coppie un pallone a testa: esercizi di equilibrio con 2 palloni, palleggiare il pallone in alto e in basso, A passa con i piedi e B con le mani; cambio.
N.B. In questa prima fase della lezione l’obiettivo è di iniziare in modo piacevole il lavoro, di innalzare la frequenza cardiaca, di mobilizzare le articolazioni. Non utilizziamo il fischietto troppo spesso.
Gioco-base
Possiamo proporre tantissimi giochi-base, in base al tipo di lavoro che vogliamo effettuare in palestra. Per esempio:
1) 1 c 1 a tutto campo
2) 1 c 1 a metà campo
3) 1 c 1 sotto canestro
4) 2c 1, 1 c 2, 2 c 2, 3 c 1, 3 c 2, 3 c 3 (a sola andata, con andata e ritorno)
5) 3 c 3 in forma libera ai 21 punti o a tempo.
Osservazione
In questa fase e in base a ciò che l’Istruttore osserva (non sanno palleggiare, hanno poco equilibrio, non realizzano canestro, passano male la palla, etc.) deciderà cosa proporre in modo analitico: esercizi di equilibrio, esercizi di palleggio, di tiro, di passaggio, etc.)
Proposte analitiche di esercizi
1) 3 file sulla linea laterale: A e B al segnale entrano in campo e devono cercare di toccarsi le mani senza farsi toccare da X
2) Lo stesso esercizio con palla: A e B devono cercare di passarsi la palla o palleggiare e X deve cercare di toccare A o B che è in possesso di palla
3) 1 c 1: A cerca di oltrepassare la metà campo e B cerca di toccarlo (con e senza palla)
4) 2 file di fronte a metà campo: passarsi la palla e a segnale giocare 1 c 2, 2 c 2, 3 c 3
5) A parte da fondo campo senza palla Y deve cercare di ricevere la palla dall’Istruttore senza farsi toccare da X che parte da metà campo. Ricevuta la palla deve cercare di oltrepassare la metà campo senza farsi toccare da X
6) Esercizi di tiro: tirare saltando, correndo, saltare, girarsi e tirare, etc.
7) Esercizi di passaggio 2 c 1 (da fermi, senza spostarsi, spostandosi con un palleggio).
8) A gruppi di 3: A e B assieme e X deve cercare di intercettare la palla.
9) Partenza dalla linea del tiro da 3 punti: 2 squadre, al segnale partire in palleggio ed entrare in 3° tempo. Vince chi realizza DI SEGUITO 15 canestri (se si sbaglia si ritorna a 0).
10) Tutti gli esercizi di palleggio, arretramento, entrata, arresto e tiro, arresto un passo e tiro.
11) Tic-tac a 2 andata e ritorno 1 c 1, Tic-tac a 3 e ritorno 2 c 1.
12) Tic-tac a 3 e ritorno 3 c 3 (in forma libera).
13) Treccia andata e ritorno 2 c 1.
14) Giochi: dai e vai, dai e cambia di posto (2 c 2 e 3 c 3).
15) Esercizi di contropiede in forma libera.
16) 3cO da fondo campo: fissa 3 posizioni e al segnale A passa a B e deve andare ad occupare una posizione e così di seguito. Lo stesso con un difensore, con 2 difensori, con 3 difensori. Poi farlo eseguire in continuità.
17) 3 c 3: gioco dei 7 passaggi (senza palleggio, con palleggio, contare i falli, etc.).
18) 4 c 4 e 5 c 5 in forma libera a tempo o a punti (senza ruoli fissi, difesa individuale).
Ritorno al gioco-base e verifica del lavoro svolto
E’ importante ritornare al gioco-base e verificare se gli errori che erano stati commessi precedentemente erano diminuiti e la capacità di prestazione era migliorata.
Idee-partita
Non dobbiamo creare giocatori robot o preparare schemi di gioco per vincere le partite. Dobbiamo cercare di migliorare i fondamentali individuali dei bambini, mettendoli in condizione di giocare a palleggiare, a difendere, a smarcarsi e passare la palla, facendoli divertire.
Ho fornito loro delle idee-partita da sfruttare al meglio in partita (cassetto della memoria):
1) Se hai la palla in mano e non hai un difensore davanti, vai a canestro per la via più breve e con la mano forte.
2) Se hai la palla in mano e hai un tuo compagno libero vicino al canestro avversario DEVI passargli la palla.
3) Se sei vicino al canestro non palleggiare tira subito.
4) Se hai la palla in mano e hai un difensore davanti cerca di batterlo in palleggio (da dx o da sx).
5) Se non hai la palla in mano, muoviti e trova uno spazio per riceverla (dove non c’è il difensore).
6) Se non sei in attacco, attacca chi sta attaccando e mettilo in difficoltà.
DAL MINIBASKET AL BASKET GIOVANILE
Premessa
Il passaggio dal Minibasket al basket giovanile non deve essere traumatico. Non facciamo selezione. Difesa individuale. Sicuramente i bambini a quest’età (12-13 anni) sanno già giocare (capacità di gioco: sapere che movimenti si possono eseguire in attacco e in difesa, con o senza palla), continua il lavoro di educazione e sviluppo delle capacità motorie (si può iniziare lo stretching), i fondamentali devono essere perfezionati, la correzione diventa più analitica e si possono iniziare a fornire idee più organizzate per quanto riguarda l’attacco.
Esempio di allenamento
5’ libertà
Riscaldamento con palla
1) palleggio libero per il campo: cambi di mano (davanti, dietro alla schiena, in mezzo alle gambe, con virata), di senso, direzione, velocità, virata, etc.
2) 3 file da fondo campo: eseguire i diversi tipi di palleggio alle 3 linee del campo e conclusione a canestro in entrata, arresto e tiro, arresto un passo e tiro.
3) palleggio libero per il campo e alle linee arresto, eseguire un esercizio di ball-handling e poi ripartire.
4) In fila con palla, partenza dalla linea di fondo, corsa a ginocchia alte e toccare la palla tenuta davanti, a metà campo scivolamenti, facendo girare la palla attorno al busto, arrivati in mezzo al cerchio centrale partire in palleggio e concludere a canestro (da dx e da sx).
5) Dalla linea del tiro da 3 punti: auto passaggio (con rotazione contraria della palla), cambio di direzione prima di afferrare la palla, arresto, partenza in palleggio (incrociata) e conclusione a canestro.
6) Reagisci! Tre file da fondo campo, tutti con palla. Al segnale parte A in mezzo al campo e comanda (può fare tutto) e B e C (che occupano le parti laterali del campo) devono imitarlo. Rotazione.
7) Tre file da fondo campo: A con palla, B senza, C con palla. Al segnale partenza: Tic-tac a 2 tra A e B e C deve partire in palleggio. Vince chi realizza per primo canestro.
8) A coppie vicino a canestro. A con palla e B senza. B deve smarcarsi (contro il fantasma) e ricevere da A. Girarsi (utilizzo del piede perno) e tiro e rimbalzo.
9) Entrata disturbata. 2 file: fila A a metà campo (ognuno con palla) a dx o a sx e fila B in mezzo al cerchio centrale. Al segnale il primo della fila A parte in palleggio e B deve cercare di disturbarlo.
10) Esercizi “Tracuzzi drills” dalla linea laterale. Tre file: A passa a B e va a metà campo, B passa a C e va nell’angolo, C passa ad A o a B e difende 2 c 1. Varianti a metà campo e a tutto campo.
11) Partenza in palleggio da metà campo, toccare la mano dell’Istruttore, virata e conclusione a canestro.
12) A coppie: A passa la palla lob a B che è in lunetta, B salta e scende a piedi pari, giro frontale o dorsale e conclusione a canestro.
13) Tic-tac a 3 andata e ritorno 2 c 1, idem a 4 e ritorno 2 c 2.
14) Treccia a 3, a 4 e a 5
15) Tre file: due disposte sulla linea di fondo e una fila a metà campo. Al segnale partenza e giocare 2 c 1. Continuità.
16) Tic-tac a 5: chi realizza e chi fa l’ultimo passaggio difendono nel ritorno (3 c 2), chi realizza dei 3 difende 1 c 2 nel ritorno, chi realizza dei due difende 1 c 1 nel ritorno.
17) Tutti gli esercizi di contropiede a 2 e a 3 senza difesa e poi con difesa: lanciare la palla contro il tabellone, rimbalzo, apertura, conduzione e conclusione.
18) 1 passa a 2 che si è smarcato, corre e va a toccare il pallone di 3 che è piazzato vicino alla linea di fondo, poi corre a difendere su 2 e poi ritorna su 3 e gioca 1 c 1 con lui.
19) 1 c 1 in continuità.
20) 3 c 3 in forma libera con i seguenti concetti: gioca 1 c 1 e se non puoi passa la palla e gioca con il compagno o in dai e vai o in dai e segui o in dai e segui.
21) 3 c 3 con ruoli determinati: un portatore di palla e due ali. Passare e muoversi e giocare in dai e vai
22) 5 c 5 senza palleggio
23) Il pistolero o Fulmine
25) Gioca contro il fantasma
Conclusioni
Questo è il mio modo di insegnare. Ho insegnato in tutto il mondo in questo modo e ho raccolto solo consensi. Spero di raccoglierli anche qui. Il mio Minibasket e la mia pallacanestro sono fatti di cose semplici ma reali.
E’ importante presentare in allenamento ciò che si vuole che i giocatori rappresentino in partita. Non mi piace insegnare i blocchi, io voglio che il giocatori si smarchino da soli e quando l’avranno imparato, allora insegnerò i blocchi.
Mi piace molto lavorare sul contropiede e su “penetra e scarica”: la pallacanestro è fatta di 1 c 1 con palla e di 1 c 1 senza palla e da qui nascono i giochi a 2.
Questa è la mia pallacanestro!
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Prof. Maurizio Mondoni
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