[Tweet “In età evolutiva 4 bambini su 100 sono iperattivi”]
MINIBASKET: GENITORI, INSEGNANTI, ISTRUTTORI E BAMBINI IPERATTIVI
Premessa
Il bambino durante il suo sviluppo può evidenziare atteggiamenti iperattivi, che spesso non sono presi molto in considerazione dai genitori, dagli Insegnanti a scuola e dagli Istruttori in palestra, che pensano che tali problemi saranno superati più avanti con l’età.
Dati scientifici invece ci dimostrano e sottolineano che se l’ambiente in cui vive il bambino è privo di sufficienti supporti educativi, a svilupparsi saranno solo le sue capacità offensive che sfociano il più delle volte nell’aggressività.
In età evolutiva 4 bambini su 100 sono iperattivi e questa percentuale è in forte aumento nei maschi rispetto alle femmine.
Questa sindrome è di natura ereditaria ed è causata dal disordine dei neuro-trasmettitori cerebrali che governano il controllo dell’attenzione.
I bambini iperattivi, plusdotati, violenti
Sono definiti iperattivi quei bambini di intelligenza normale, che non stanno mai fermi, sono sempre agitati, non riescono a stare seduti, hanno difficoltà a stare attenti, cioè presentano un deficit di attenzione.
[Tweet “I bambini iperattivi sono energici, agitati, ma spesso geniali.”]
Sono bambini energici, agitati, ma anche spesso geniali, vedi Valentino Rossi, il più celebre iperattivo plusdotato, con un QI al di sopra della norma.
I bambini plusdotati hanno un’elevatissima capacità di concentrazione con rendimento eccezionale, però questa concentrazione dura poco perché i plusdotati sono molto più sensibili agli stimoli esterni e quindi tendono a distrarsi.
Se non sono seguiti e capiti dai Genitori, dagli Insegnanti e dagli Istruttori, accade che si “accendano” improvvisamente (fornendo risposte geniali) e altrettanto velocemente si “spengano”, distraendosi o chiudendosi nel loro mondo, perché non si sentono capiti.
Ci sono poi i bambini violenti che non ascoltano, aggrediscono tutti, distruggono le proprie cose, fanno male agli altri bambini, hanno manifestazioni improvvise e incontrollate di rabbia.
L’iperattività non si può standardizzare, gli esperti indicano almeno tre tipologie diverse di bambini iperattivi:
[Tweet ” Ci sono 3 tipi di bambini iperattivi: i disattenti, gli impulsivi, i combinati. #minibasket”]
L’ADHD (Attention, Deficit, Hyperactivity, Disorder: sindrome di deficit di attenzione e iperattività) è spesso il campanello di allarme di un disturbo più grave, l’importante è non sottovalutarlo.
Non è facile distinguere l’iperattività dalla semplice vivacità, l’occhio vigile della mamma è prezioso, in quanto alla forte vivacità si combina anche un deficit di attenzione e di comportamenti troppo impulsivi.
I bambini iperattivi spesso sono distratti, il loro comportamento é spesso “sopra le righe”, si stancano velocemente, dispongono di molta più energia rispetto agli altri bambini, non prestano attenzione ai particolari, hanno difficoltà nel mantenere l’attenzione su compiti, esercizi e giochi proposti loro, perdono continuamente oggetti personali, rispondono prima che siano terminate le domande, hanno difficoltà ad attendere il proprio turno e interrompono continuamente chi parla.
Dal punto di vista motorio
Dal punto di vista motorio i bambini iperattivi non stanno mai fermi, presentano irrequietezza motoria delle mani, delle gambe e di tutto il corpo, hanno difficoltà a rimanere seduti quando è necessario.
Hanno difficoltà nell’eseguire le istruzioni che sono loro fornite, non per un atteggiamento oppositivo né per difficoltà di comprensione, cambiano frequentemente attività, lasciando spesso il lavoro incompleto, hanno difficoltà a giocare tranquillamente, spesso sembra che non ascoltino ciò che è detto loro e a volte si dedicano ad attività fisicamente pericolose, non valutando le possibili conseguenze di certi comportamenti o giochi.
I bambini iperattivi a scuola sono irrequieti e spesso si annoiano, rispondono subito alla risoluzione di un problema di aritmetica, prima degli altri e poi disturbano.
Lo stesso comportamento avviene in palestra e nell’attività sportiva.
Oltre a questi tipi di bambini ci potrebbero essere bambini non iperattivi o impulsivi, ma che mostrano solo un importante deficit di attenzione; sono buoni, calmi, ma sempre con la testa tra le nuvole.
Ci sono anche bambini che, pur non manifestando tutti i sintomi sopra elencati, presentano difficoltà più lievi, ma che comunque impediscono un apprendimento scolastico e motorio sereno e una vita sociale adeguata all’età.
In un’eccessiva irrequietezza o in una difficoltà di attenzione può nascondersi un disagio psicologico che merita di essere compreso, individuandone le cause e i percorsi d’aiuto.
Tutti questi sintomi possono perdurare nel tempo e disturbano la vita sociale, scolastica, sportiva e familiare del bambino iperattivo, meritando di essere indagati attraverso un’adeguata osservazione diagnostica, indispensabile a comprendere il problema e le cause che ne stanno alla base, al fine di intraprendere percorsi terapeutici mirati, senza i quali i bambini potrebbero subire ripercussioni psicologiche non indifferenti.
I genitori, gli Insegnanti e gli Istruttori
Madri e padri dei bambini con sindrome di iperattività e deficit di attenzione, spesso mostrano gli stessi sintomi del disturbo dei figli: un fatto questo che rende ancora più difficile la loro gestione.
E’ molto importante fornire a questi genitori indicazioni utili e corrette per aiutarli a correggere se stessi e i propri figli.
La carenza di attenzione, l’iperattività, sono spesso segnali di un cattivo approccio dei genitori, di un conflitto con loro, con gli Insegnanti a scuola o con gli Istruttori in palestra.
[Tweet “L ’iperattività è spesso un segnale di un problema con genitori, Insegnanti o Istruttori.”]
E’ molto importante che i genitori non chiedano al medico la somministrazione di psico-farmaci ai propri figli iperattivi nella speranza che la pillola miracolosa risolva in un colpo solo tutti i problemi, a volte è utile ma spesso non serve.
Per i genitori è importante è ascoltare più spesso i propri figli e cercare di evitare un giudizio troppo soggettivo e severo sui loro comportamenti, lasciandoli più liberi di sfogarsi e senza inibirli troppo.
Le famiglie, la Scuola e le Società Sportive facciano il loro dovere e mettano in condizione i bambini iperattivi di trovarsi a loro agio, instaurando con loro un dialogo sereno, con tanto buon senso, comprensione e pazienza: bisogna lavorare “in team” e fare gioco di squadra.
Con i bambini iperattivi i genitori devono cercare di cambiare il loro stile di vita, devono stare di più con i loro figli, devono essere più sereni e comprensivi, gli Insegnanti a scuola devono essere più pazienti e cercare di capirli e gli Istruttori in palestra devono essere più Educatori e non solo dei Tecnici.
I 12 comandamenti
Ci permettiamo di presentare “12 comandamenti” che i genitori, gli Insegnanti e gli Istruttori dovrebbero seguire quando hanno a che fare con bambini iperattivi:
Tutti questi comandamenti sono indirizzati ai genitori che si trovano nel ruolo di genitore per la prima volta, ma sono ottimi per gli Educatori, per gli Insegnanti e per gli Istruttori: assieme ai genitori anche loro costituiscono un ruolo importante nell’educazione e nella crescita del bambino.
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Prof. Maurizio Mondoni
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