HONEY SPORT CITY: a 10-11 anni
MINIBASKET A OSTIA LIDO
Non bisogna proporre ai bambini esercizi e giochi da ripetere senza pensarci, dobbiamo creare bambini creativi, fantasiosi, che commettano degli errori, che riflettano su che cosa devono fare e che siano intraprendenti.
Bisogna infondere nei bambini entusiasmo, voglia di giocare e di divertirsi, è opportuno coinvolgerli emotivamente, devono essere messi in condizione di prendere delle decisioni, siano esse giuste o sbagliate.
Gli Istruttori devono parlare poco e proporre molti giochi ed esercizi, i bambini hanno bisogno di muoversi, di verificare cosa sono capaci di fare, di divertirsi e di migliorarsi.
Bisogna partire dal modo di giocare dei bambini e non da ciò che si vuole insegnare.
E’ importante trasformare gli schemi motori di base (camminare, correre, saltare, lanciare, ricevere) e posturali (flettere, estendere, allontanare, avvicinare) che sono abilità motorie semplici, in abilità motorie complesse (fondamentali individuali cestistici) educando e sviluppando le capacità motorie.
La tecnica cestistica non migliora se non si educano e si sviluppano le capacità motorie individuali.
Niente schemi di gioco, libertà e non dobbiamo insegnare assolutamente gli scivolamenti difensivi perché il bambino non difende, attacca (attaccare l’attacco); i bambini in difesa attaccano solo chi è in possesso di palla, gli altri senza palla per loro non contano nulla.
Esempi di esercizi
Parte iniziale
1) Palleggio libero per il campo: cambi di mano (davanti, dietro alla schiena, in mezzo alle gambe), cambi di senso, cambi di direzione, di velocità, virate, arretramenti.
2) Palleggiare liberamente per il campo e al segnale eseguire un esercizio di ball-handling e poi riprendere a palleggiare.
3) A coppie con palla (in uno spazio ristretto): cercare di portarsi via la palla.
4) A coppie (con palla): tenersi con una mano, palleggiare e con l’altra tirarsi (a dx e a sx)
5) Lo stesso esercizio spingendosi schiena contro schiena.
6) Tre file da fondo campo: partenza a segnale ed eseguire cambi di mano, arretramenti, esitazioni, virate alle tre linee del campo (le due linee di tiro libero e la linea di metà campo) e conclusione a canestro in entrata (di dx e di sx), con arresto e tiro, con arresto e tiro.
7) Palleggiare due palloni contemporaneamente e alternativamente (sul posto e in avanzamento); aumentare la frequenza del palleggio e avanzare lentamente.
8) Lo stesso esercizio palleggiando indietro.
9) Palleggiare due palloni (contemporaneamente e alternativamente) ed effettuare uno slalom tra i coni (posti a distanze diverse).
10) Lo stesso esercizio all’indietro.
Lavoro centrale
1) Tre file sulla linea laterale: il primo della fila A e il primo della fila B entrano in campo (quando vogliono) e devono cercare di toccarsi le mani (“give me five”) senza farsi toccare da C; invertire i ruoli.
2) Come l’esercizio precedente con palla: il primo della fila A e il primo della fila B entrano in campo (quando vogliono) e si devono passare la palla (possono palleggiare e passare) senza farsi toccare da primo della fila C (che deve cercare di toccarli quando sono in possesso di palla); invertire i ruoli.
3) Tre file da fondo campo, tutti con palla: al segnale il giocatore designato dall’Istruttore “comanda” (può cambiare di mano, arretrare, cambiare di direzione, di velocità) e gli altri due devono imitarlo; invertire i ruoli.
4) Tre file da fondo campo (A con palla, B senza, C con palla) e al segnale tic-tac a 2 tra A e B e C deve partire in palleggio; vince chi realizza per primo canestro.
5) Partenza da fondo campo: “Tic-tac” a 2 (con due che seguono) fino a metà campo e chi è in possesso di palla la posa a terra e si gioca 2 c 2 contro gli altri due che seguivano.
6) Lo stesso esercizio “Tic-tac” a 3 (con tre che seguono)
7) Partenza da fondo campo: “Tic-tac” a 3 (andata) e ritorno 2 c 1 (chi tira difende).
8) Tre file, due disposte sulla linea di fondo (una palla) e una fila a metà campo (senza palla). Al segnale dell’Istruttore partenza della prima coppia dalla linea di fondo campo (in palleggio o con passaggio) ed entrata in campo del primo della fila posta a metà campo: 2 c 1, continuità.
9) “Il gioco delle porte”: fissare con dei coni due porte e chi è in possesso di palla (A) deve cercare di entrare in palleggio nelle porte e l’altro (B) deve cercare di impedire (senza commettere fallo) ad A di entrare nelle porte.
10) Lo stesso esercizio con tre porte (prima con un difensore, poi con due difensori).
11) Lo stesso esercio con quattro porte: due attaccanti (possono palleggiare e passare) e due difensori.
Lavoro finale
1) 3 c 3 in forma libera.
2) 3 c 3 in forma libera con i seguenti concetti: giocare sempre 1 c 1 e se non si può si deve passare la palla e giocare con il compagno o in dai e vai o in dai e segui
—————————————
ALTRI ARTICOLI GIA’ TRATTATI SUL BLOG NELLE CATEGORIE. CLICCA SULLE CATEGORIE PER LEGGERLI.
TECNICA
ESERCIZI
COMUNICAZIONE
SCUOLA E MINIBASKET
MINIBASKET NEL MONDO
PEDAGOGIA
FISIOLOGIA
VIDEO
SCARICA GRATIS LA MIA DISPENSA L’ALLEDUCATORE
Vi ricordo che potete iscrivervi alla mia newsletter gratuita, per restare sempre aggiornati sul #minibasket a misura di bambino. In regalo la dispensa l’Alleducatore.
Prof. Maurizio Mondoni
#iostoconibambini
#alleducatore
#minibasket