1 c 1 con palla in attacco: vedere con il cervello!

Un grosso problema del cervello è riconoscere l’immagine di chi si ha di fronte.

La percezione dell’attaccante produce un’immagine completa (il difensore) e una serie di immagini di oggetti e persone differenti (il canestro, le linee del campo, altri giocatori in attacco e in difesa, il colore delle maglie) e man mano che il difensore si avvicina, la sua immagine si ingrandisce e se il colore della maglia del difensore è rosso, la voglia di batterlo aumenta (da una ricerca effettuata da un’Università inglese dimostra la vericità di questa affermazione).

Il cervello è creativo (se l’Istruttore lo mette in condizione di esserlo) e nella situazione di 1 c 1 cerca di risolvere il problema. Il cervello analizza la situazione (dove si trova l’attaccante, dove si trova il difensore, se l’attaccante è destro o mancino, se è davanti al canestro o di fianco), ne ricava la profondità e la forma e ricorre ad altre informazioni fornite dagli altri sensi (la manualità sulla palla, il tipo di pavimento, la palla, la lateralità) e trova la situazione adatta per risolvere il problema, seguendo i propri schemi interni (bagaglio motorio).

E se il giocatore in attacco inizia un movimento (immagine motoria) deve essere in grado di cambiare la sua decisione iniziale, se ciò che aveva previsto non si può realizzare!

Cari Istruttori non create giocatori “robot”, lasciate che ogni tanto sbaglino, fate in modo che possano esprimere la loro creatività e la fantasia motoria, il cervello su ogni azione e movimento che insegnate, confeziona degli “stampi” (memoria motoria) e più stampi ci sono meglio è!
E ricordate che il giocatore mancino giochi più spesso a destra nell’1 c 1, perchè in questo modo metterà in difficoltà il difensore che è abituato a difendere su un “destro”.
Lavorate di più sul processo di lateralizzazione, sulla manualità, sui fondamentali individuali, altrimenti a livello di “U 13” molti ragazzi non saranno in grado di giocare (carenze motorie, poca conoscenza dei fondamentali, scarso utilizzo della mano non dominante).

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