1) Diritto di divertirmi e di giocare a Minibasket senza ansie o stress da risultato
Talvolta gli Istruttori, presi da obiettivi tecnici e di vittoria, dimenticano che il divertimento accompagna, sostiene e rafforza l’apprendimento di qualsiasi genere, soprattutto dai 5 agli 11 anni.
I bambini devono giocare a Minibasket non a Basket.
2) Diritto di beneficiare di un ambiente sano
La salvaguardia dell’integrità psico-fisica è un principio fondamentale della pratica sportiva infantile. Quando un bambino gioca deve essere sicuro di non farsi male. Non sempre le palestre sono idonee dal punto di vista igienico e della sicurezza alla pratica del Minibasket.
La scarsa cura degli attrezzi, la carenza di strutture igieniche adeguate, la pulizia degli ambienti, sono realtà, purtroppo diffuse.
3) Diritto di essere trattato con dignità
Accade spesso che Istruttori “usino” i bambini in funzione dei propri obiettivi (vincere a tutti i costi e con risultati eclatanti, selezioni subito, insegnamento precoce dei fondamentali) e si interessino poco dei bambini meno bravi (però tutti pagano la loro quota di iscrizione!).
A volte succede che ai bambini siano attribuite responsabilità e colpe di mancate vittorie, che invece sono da attribuire agli Istruttori. I bambini devono essere rispettati per le loro scelte che mettono in atto giocando; possono anche sbagliare, non bisogna assolutamente punirli o deriderli.
4) Diritto di essere educato, istruito e allenato da Istruttori competenti e qualificati
Non sempre le Società Sportive o i Centri Minibasket si avvalgono di Istruttori competenti e qualificati. La buona volontà e il volontariato non sono sufficienti a garantire le conoscenze e le competenze necessarie per operare con i bambini.
E’ importante che i Centri Minibasket investano su Istruttori-Educatori bravi, capaci e competenti, disponibili ad aggiornarsi continuamente, non solo sulle problematiche tecniche, ma anche sulla psicologia, pedagogia, biologia e sulla metodologia dell’insegnamento e dell’allenamento.
5) Diritto di seguire lezioni e allenamenti adatti ai miei ritmi fisiologici e psicologici
L’organismo del bambino è diverso da quello del giovane e dell’adulto e necessita di tempi di lavoro particolari.
Il bambino non deve essere “caricato” eccessivamente, le lezioni (preferisco chiamare così l’allenamento) non devono essere troppe e stressanti e deve essere lasciato un giusto spazio al gioco.
Ricordiamoci che la fatica del bambino è principalmente psicologica e se ciò che gli si presenta non gli interessa, non sta attento, non è motivato e si stanca subito.
6) Diritto di misurarmi con bambini che abbiano le stesse possibilità di successo
E’ molto importante che si organizzino gare, tornei, concentramenti tra Centri Minibasket e con bambini con lo stesso grado di preparazione e di competenza. L’insuccesso ripetuto troppo spesso (con punteggi eclatanti tipo 265 a 5) determina aspetti psicologici negativi, che portano sovente all’abbandono precoce del Minibasket. La possibilità di successo, al contrario, accresce la fiducia in se stessi e rende il bambino sicuro delle proprie azioni. I bambini devono provare a vincere e a perdere, senza esaltazioni o drammi, che spesso sono frustranti.
7) Diritto di partecipare a gare e partite adeguate alla mia età
Non dobbiamo far partecipare i bambini a gare o tornei non adatti a loro, anche se sembrano dei campioni in grado di gareggiare con bambini più grandi.
Tali competizioni non producono effetti benefici né per l’organismo, né dal punto di vista psicologico, anzi sono dannose.
E’ sicuramente più corretto organizzare feste e concentramenti senza classifiche finali e senza premiazioni dei migliori.
8) Diritto di avere congrui tempi di riposo
L’organismo del bambino necessita di tempi di lavoro e di riposo particolari.
Non si ottengono i risultati aumentando il numero delle lezioni Minibasket in una settimana per raggiungere la vittoria o la migliore prestazione, bisogna stare molto attenti a non aumentare i carichi di lavoro, i bambini devono essere lasciati liberi di andare a sciare, a nuotare, studiare, divertirsi e attenzione ai tempi di recupero!
9) Diritto di avere la possibilità di diventare un campione, oppure di non esserlo
Il rispetto delle potenzialità e delle capacità, delle abilità acquisite, delle motivazioni, dell’intelligenza, del carattere e della personalità di ciascun bambino, è un aspetto fondamentale che non deve mai essere dimenticato dagli Istruttori.
Ogni bambino è quello che è, con le proprie capacità, conoscenze e competenze, quindi le proposte educative nel Minibasket devono essere costruite in funzione di un equilibrato sviluppo psico-fisico e la crescita armonica delle diverse aree della personalità.
Chi ha le possibilità di diventare un campione cerchi di diventarlo, chi non le ha giochi comunque e si diverta.
Prof. Maurizio Mondoni
Minibasket