LE CAPACITA’ SENSO-PERCETTIVE
L’atto motorio, a volte, sembra un movimento semplice tanto da poterlo compiere senza pensarci, invece ci rendiamo conto che per svolgere qualsiasi gesto occorre l’interazione di numerose azioni coordinate e l’intervento di meccanismi complessi.
Fin dalla nascita il bambino è in possesso di tutti gli organi necessari per compiere i movimenti: l’apparato locomotore, gli organi di senso, i nervi che collegano le diverse zone periferiche con il sistema nervoso centrale.
La via seguita dagli impulsi nervosi per andare dalla periferia ai centri superiori, è formata da più neuroni, collegati da prolungamenti e sinapsi (neuroni afferenti), che hanno il compito motorio di informarci sulla posizione del corpo nello spazio, sulla posizione del capo e sulla tensione dei muscoli utilizzati.
I neuroni efferenti, invece, trasportano le informazioni che provengono da più vie nervose (riflessi piramidali, extrapiramidali, cortico-cerebello-spinale) agli organi effettori: i muscoli e le ghiandole. I neuroni efferenti che si dirigono alla muscolatura sono denominati motoneuroni.
Le capacità, che si sviluppano nel bambino a partire dalla nascita, di adattare il gesto alle condizioni ambientali, si basano sull’elaborazione che il proprio corpo è in grado di effettuare relativamente a tutte le informazioni che riceve.
La funzione di percepire il corpo in movimento, l’intensità dell’azione, i ritmi di esecuzione, è affidata agli organi di senso, i quali, attraverso i canali sensoriali (recettori visivi, uditivi, tattili, cinestesici), ricevono gli stimoli e li trasmettono ai centri nervosi che li elaborano e trasmettono le informazioni.
“Non tutte le informazioni sensoriali raggiungono il sistema nervoso centrale”.
Affinché le informazioni diventino coscienti e cioè percezioni, occorre un controllo costante sia durante l’azione che al termine di essa e ciò avviene grazie alla funzione senso-percettiva.
Le capacità senso-percettive sono quelle che permettono all’organismo di analizzare e interpretare i segnali provenienti dall’ambiente esterno e dall’interno del nostro corpo. Tutte le sensazioni sono percepite dal nostro corpo tramite i recettori, che captano gli stimoli e li traducono in impulsi, che arrivano al cervello attraverso le vie nervose.
I 5 sensi possono essere considerati come degli analizzatori, cioè un insieme di cellule specializzate che elaborano le informazioni.
La progressiva presa di coscienza delle diverse percezioni permette al bambino di costruire relazioni consapevoli nel mondo circostante, di orientarsi nello spazio e nel tempo (solo dopo i 6 anni il bambino dimostra di avere una percezione dello spazio simile a quella degli adulti).
Attraverso un’evoluzione lenta e continua, per mezzo di nuove stimolazioni proposte e guidate dai genitori o dall’Insegnante e di informazioni colte dall’ambiente, il bambino passerà nella sua esperienza motoria, da sequenze motorie semplici (percettive) a sequenze motorie più complesse e articolate (schemi motori di base) e sarà in grado di elaborare risposte motorie sempre più complesse e strutturarle in prerequisiti (capacità coordinative).
Le percezioni si suddividono in:
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Prof. Maurizio Mondoni
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